Dalla pagina Facebook del libro Percorso Inverso
Recentemente ho letto su Facebook che l’uomo è nato libero e poi vive dappertutto in catene.
Nella nostra società, penso, o forse mi sto rassegnando, che le catene fanno parte del bagagliaio umano. I valori che siamo capaci di assorbire e di amare rappresentano di per sè una forma di schiavitù. Quindi se per noi stessi, siamo schiavi, non ricercando l’ amore per la giustizia e la libertà, perchè dovremmo meravigliarci di vedere o addirittura assoggettare altri essere umani in schiavitù?
Spero di spiegarmi meglio con quello che dirò di seguito.
Se vi chiedessi, che cos’ è la famiglia? Lo stesso legame non rappresenta una catena?
Sicuramente, qualcuno obietterà subito che sto stravolgendo un concetto, o ancor di più che la famiglia per me sia una catena. Ma quello che invece voglio sottolineare è che i sentimenti creano inevitabilmente delle catene. Non una volta ho sentito difronte anche a soprusi e ingiustizie: “Ah si nun tenesse famiglia, farei ‘na pazzaria”.
Allora perchè ci facciamo avvelenare le nostre terre, e la nostra indignazione non va oltre un post su facebook? Come agiscono “i nostri sentimenti”?
Con un altro “sentimento iniettatoci, LA RASSEGNAZIONE.
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